UN MONUMENTO AL PIROSCAFO MILANO e a seguire commento di Adriano Rebecchi Martinelli

26/9/2020

UN MONUMENTO AL PIROSCAFO MILANO

Un monumento al Piroscafo Milano nel 76° anniversario del suo affondamento al largo della punta della Castagnola sarà collocato nel parco di Villa Giulia. Sarà esposto un reperto recuperato dal piroscafo stesso e precisamente un grosso gancio della caldaia. L’inaugurazione del monumento sarà sabato 26 settembre alle ore 12 con l’intervento di autorità civili e militari. L’iniziativa è stata illustrata questa mattina da Francesco Sirtori e Fabio Volpe e a nome del Comitato Dieci Febbraio Verbania che con il Comune ne è promotore. Si è osservato come venga resa giusta memoria ad un episodio il cui ricordo è tuttora assai vivo in molti cittadini come dimostra il successo della serata ad esso dedicata organizzata lo scorso gennaio dallo stesso Comitato per rimettere nella giusta luce un tragico evento di storia locale che nel corso del tempo ha impropriamente assunto una connotazione politica. Il Piroscafo Milano, natante di linea sul lago, fu affondato dall’aviazione inglese il 26 settembre 1944 (ufficialmente con 26 vittime) e i suoi resti giacciono tuttora sui fondali di fronte alla curva dell’Eden.

Verbania Milleventi – Cronaca News

Commento di Adriano Rebecchi Martinelli

Il Comune di Verbania, che si fa promotore con il “Comitato 10 febbraio” della posa di un “grosso gancio di caldaia” come monumento al Piroscafo “Milano”, è lo stesso Comune che ha sempre ignorato gli inviti alla nostra Commemorazione dei battelli “Milano” e “Genova”, sempre regolarmente consegnati all’Ufficio Protocollo del Comune.
Tanto come paragone ricordiamo che, come correttezza vuole, agli analoghi inviti fatti a S.E. Prefetto del Vco è sempre stato risposto con una telefonata di ringraziamento e con la diplomatica risposta che il Prefetto non poteva partecipare per altri impegni.
Ricordiamo anche ai componenti del Comitato 10 febbraio (e al Partito Fratelli d’Italia che lo compongono e ispirano) che gli aerei, che hanno mitragliato, incendiato e affondato il battello “Milano”, non erano inglesi ma americani e che gli stessi aerei il giorno precedente avevano mitragliato, incendiato e affondato il battello “Genova” (carico solo di civili) e bombardato il caseggiato “Il Cassinone” di Intra, uccidendo undici verbanesi ai quali tutt’ora il Comune di Verbania non si è degnato di dedicare anche solo una semplice lapide o targa.
Quanto al fatto che “nel corso del tempo il tragico evento ha impropriamente assunto una connotazione politica”, ricordiamo che sul “Milano” sono morti 10 Legionari del Btg.”M” Venezia Giulia, oltre a un marò della “X”Mas e ad un numero “imprecisato di civili”, perché tutti i corpi non sono stati recuperati, a cominciare da quello del Capitano della Navigazione, Antonio Colombo.
Ricordiamo infine che è solo grazie al nostro impegno se, nel Cimitero di Intra, sulla tomba c’è una lapide dedicata ai “Caduti Civili e Militari del battello Milano”, perché prima c’era solo una laconica lapide con la scritta “Ignoti”.
Noi sabato 26 settembre, alle ore 10,30, poseremo una corona su quella tomba e altre due corone le lanceremo da un battellino nel punto dov’è inabissato il relitto del “Milano” e davanti al pontile di Baveno dov’era inabissato il Genova”.

Adriano Rebecchi Martinelli
Presidente Federazione Continuità Ideale del RNCR.RSI
e Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della RSI