70.000 euro per terminare i lavori di ristrutturazione della Chiesa di Paderno
1/7/2013Mi chiamo Arnaldo Bertolini, classe 1932; mio padre Paride, Brig. G.N.R., delegato podestarile, venne assassinato il 12 novembre 1944 a S. Michele d’Alessandria. Oggi io rappresento l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della RSI, associazione senza scopi di lucro, non riconosciuta dallo Stato ma regolarmente registrata e rogitata, fondata nel 1950 ed operante su tutto il territorio nazionale. Dalla fondazione abbiamo ambito ad un luogo sacro nel quale ricordare degnamente i nostri cari, uccisi prima e dopo il 25 aprile.
Nel 1992, la Curia Vescovile di Cesena-Sarsina, nella persona del Parroco di Mercato Saraceno, ci ha proposto l’acquisto di una chiesa, fatta erigere da Benito Mussolini in onore del fratello Arnaldo, tragicamente scomparso per il dolore provocato dalla morte dell’adorato figlio Italico. La chiesa, intitolata a Sant’Apollinare, fu inaugurata il 28 ottobre 1940, custodita per qualche anno da un parroco fino alla sua dipartita, e lasciata allo stato di abbandono totale prima di entrare in possesso dell’Associazione.
La cifra richiesta era importante, così come l’entusiasmo che riempiva i nostri cuori; l’immobile è stato pagato 100.000.000 delle vecchie lire, che abbiamo corrisposto a rate, con l’aiuto dei simpatizzanti e delle famiglie. In capo a qualche anno, esattamente nel 1995, abbiamo rogitato.
Ci siamo così adoperati al fine di iniziare gli interventi minimi per sanare, ristrutturare quanto meno la chiesa e renderla agibile e funzionale alle liturgie ecclesiastiche, nonché accessibile a tutte le persone che, con i loro contributi, hanno reso possibile l’inizio ed il proseguimento dei lavori.
L’8 ottobre 1995, con la S. Messa celebrata da un nostro cappellano militare, la chiesa è stata riaperta nella sua nuova veste, con la partecipazione commossa dei presenti.
Tanto è stato fatto, ma molto è ancora da fare.
L’ingresso dell’Italia nella moneta unica europea e la scomparsa di molti nostri sostenitori, ci hanno privato delle risorse e della possibilità di reperire i fondi necessari al completamento del restauro: ci ritroviamo in mano un piccolo gioiello dell’architettura del 1939, ma non siamo nelle condizioni di poter ultimare i lavori di ristrutturazione della chiesa, del campanile, della canonica.
Fino ad oggi abbiamo affrontato tutti i costi in prima persona, grazie sull’incredibile generosità di chi condivide i nostri ideali e degli abbonati al periodico che pubblichiamo: L’Ultima Crociata. Alla sottoscrizione del compromesso di acquisto abbiamo inviato una lettera a tutti i parlamentari dell’allora Alleanza Nazionale, in teoria i politici più vicini al nostro credo, per metterli a conoscenza della chiesa, dei nostri intenti, e confidavamo nel loro fattivo contributo … invano!
Ultimamente abbiamo incaricato un notaio, esperto in materia, di verificare se possediamo i requisiti necessari per formare una onlus, alla quale destinare i versamenti volontari del 5x1000: non apparteniamo a nessun paragrafo della legge vigente!
Non siamo sovvenzionati da nessun ente, pubblico o privato che sia: quelli pubblici non hanno soldi da devolvere e i privati non possono dedurre fiscalmente le eventuali sottoscrizioni.
Non intendiamo fare del vittimismo, ma siamo veramente esclusi da tutto, persino le Poste Italiane ci hanno degradato: fino ad oggi, per spedire il nostro giornale agli abbonati, rientravamo nella categoria C, quella delle apposite agevolazioni postali; dai primi di settembre siamo stati retrocessi alla categoria D in quanto, secondo la Direzione Postale, pubblichiamo un giornale politico.
Non siamo un’organizzazione politica, per noi la politica e gli ideali sono tramontati a Piazzale Loreto. Da sempre l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della RSI e il giornale “L’Ultima Crociata” hanno perseguito l’affermazione della verità storica, in nome dei Caduti della “parte sbagliata”. Abbiamo sempre perseguito la pacificazione nazionale, purtroppo ci ritroviamo ancora oggi, dopo 65 anni, a constatare che i tempi non sono ancora maturi, nonostante diversi autori tra i quali, in questi ultimi anni, Gianpaolo Pansa (che non può sicuramente ritenersi un destrorso) abbiano portato alla luce fatti incontrovertibili, attingendo tra l’altro a piene mani dai nostri archivi.
Ci rivolgiamo a Voi, ci servono altri 70.000 euro. Confidiamo in un Vostro aiuto per completare i lavori di ristrutturazione della chiesa, situata al centro di un rigoglioso bosco appenninico, su una bellissima collina dominante la valle del fiume Savio, che da Cesena si inerpica fino al passo del Verghereto, a Paderno di Mercato Saraceno.
codice IBAN
dall'Italia: IT53 K060 1024 2131 0000 0012 278
dall'estero: IT53 K060 1024 2131 0000 0012 278 IBSPIT2F
intestato ad Ass. Naz.le Famiglie Caduti e Dispersi RSI - Cassa di Risparmio di Forlì e della Romagna - Filiale 00436 Piazza Malatesta - 47921 Rimini
Arnaldo Bertolini