A Paderno in memoria dei morti che sono vivi

1/7/2001

Il 1° luglio u.s. il Padre cappuccino Claudio Lopez di Cittaducale ha celebrato la Santa Messa per i nostri Fratelli caduti per la Patria nella 2ª guerra mondiale.
La piccola e bella Chiesa di Paderno era piena, si può dire, in ogni ordine di posti. Accanto all’Altare, presenti i labari della Federazione di Milano Famiglie Caduti e Dispersi della RSI,
della Federazione di Macerata, dell' Unione Combattenti di Forlì «Massimo Mancini» e il gagliardetto della G.N.R. di Macerata.
All'inizio della cerimonia il nostro Segretario nazionale, oltre ad informare gli intervenuti sui lavori in corso nella Chiesa e nella canonica e sulle scontate difficoltà di sostenerne le spese ha innanzi tutto commemorato Massimo Mancini, Tenente pilota dell'Aviazione repubblicana, Medaglia d'Argento al V.M. caduto in combattimento a vent'anni di età il 1° luglio 1944, esattamente 57 anni fa nel cielo di Minerbio. Il Caduto era fratello della dottoressa Ada Mancini, nostro Vice Presidente Onoraria, anch'essa presente.
Durante il Rito, il sottoscritto ha rivolto al Signore la seguente preghiera «Ti preghiamo perché il sacrificio dei Combattenti della RSI sia indistintamente onorato dalle Autorità civili e militari conforme alla nobiltà degli ideali che animarono la loro e la nostra giovinezza. Ti preghiamo affinché sia finalmente restituita agli Italiani la concordia loro sottratta il giorno del tradimento e della resa incondizionata al nemico. Ti preghiamo perché da questa pace sinceramente condivisa, la Patria nostra riprenda il cammino di onore e prestigio tracciato dai nostri padri. Ti preghiamo perché i resti mortali dei nostri Fratelli, vittime dell'odio partigiano e tuttora senza una tomba e senza una croce siano restituiti alla devozione nostra e dei loro cari. Accogli, Signore, la nostra preghiera ispirata dalla fede nella tua misericordia e dall'amore per i nostri cari, vivi e defunti, in questo luogo di memorie sempre vive».
È seguita, dopo la lettura del Vangelo, l'omelia di Padre Claudio, ascoltata con visibile, riverente commozione dai presenti.
Conclusa la Santa Messa, come sempre, ci siamo recati in corteo al vicino Camposanto per deporre fiori e corone di alloro sulle tombe di Arnaldo Mussolini e dei suoi famigliari.

Italo Merli
L’Ultima Crociata
N. 8/2001