OMELIA DELLA LITURGIA FUNEBRE PER ARNALDO BERTOLINI

24/5/2018

Don Piero Fraschetti ha celebrato la Santa Messa alle esequie di Arnaldo Bertolini, le parole dell’omelia sono la voce di Don Ugo Carandino.


Ho chiesto a don Piero Fraschetti, che ringrazio vivamente, di poter assicurare il funerale di Arnaldo Bertolini, essendo il sottoscritto impegnato in Puglia per delle funzioni religiose.

Nato li giorno dell’Epifania del 1932, Bertolini ha conosciuto il dramma della guerra: in poco tempo, all’età di 13 anni, il padre Paride fu assassinato da una banda di partigiani rossi, poi la casa in cui viveva con la mamma venne distrutta dalle bombe anglo-americane ed infine cercarono di arrestare ed eliminare anche lui, malgrado la sua giovanissima età. Fu salvato da un capo partigiano che conosceva la rettitudine del padre. Bertolini narrava questi avvenimenti con tristezza, mai con odio.

Come ho più volte ricordato nella chiesa di Paderno, l’associazione familiari del Caduti e Dispersi della RSI, di cui Bertolini è stato l’artefice per tanti anni, ha avuto il merito di dare una sepoltura cristiana a tante vittime dell’odio del materialismo ateo i cui corpi erano stati abbandonati. Bertolini ha sempre spronato, incoraggiato e organizzato quest’opera di misericordia corporale, che la viltà di molti non aveva permesso, in diverse regioni italiane.

Nella stessa chiesa di Paderno, Bertolini non ha mai voluto il tavolo introdotto da Paolo VI e ora ha un funerale celebrato sull’altare cattolico con la liturgia tradizionale e al cimitero di Alessandria sarà sepolto con la benedizione secondo il rito della Chiesa presso la tomba dei suoi amati genitori, Paride e Felicina.

Negli ultimi mesi mi confidava la nostalgia delle benedizioni eucaristiche, alle quali assisteva da bambino accompagnato dalla nonna materna. Immagino le preghiere imparate in famiglia, il catechismo in parrocchia, il giorno della prima Comunione (in casa aveva esposta la foro ricordo di quel giorno): preghiamo affinché al momento supremo della sua esistenza, prima di comparire al giudizio di Gesù Cristo, tutto questo bene spirituale ricevuto in gioventù gli sia stato propizio per chiedere il perdono dei suoi peccati, accompagnato dall’offerta delle sofferenze patite negli ultimi tempi.

Arnaldo Bertolini si è distinto per lunghi anni per l’infaticabile impegno al servizio del suo ideale: chi lo ha apprezzato per questo non lo dimentichi e preghi per la sua anima, non dimenticando la celebrazione di messe di suffragio, come lui ogni anno faceva celebrare per le anime dei suoi genitori e dei soci defunti dell’associazione.

Don Ugo Carandino

24 maggio 2018