I VETERANI DEL LIBANO RENDONO ONORE AI CADUTI DELLA RSI

26/5/2018

Manifestazione patriottica al Campo della Memoria di Nettuno

Sabato 26 Maggio 2018, a margine del raduno nazionale dei reduci della missione militare in Libano Italcon del 1982-1984, i veterani dell’Esercito Italiano si sono recati in visita ufficiale al Campo della Memoria – Sacrario della RSI di Nettuno (Roma) per rendere in forma ufficiale gli onori militari ai Caduti della Repubblica Sociale Italiana.

La Missione “Italcon” è stata un'operazione militare condotta dalle Forze Armate Italiane in Libano, con Francia, Stati Uniti d'America e Gran Bretagna.

Sì svolse dal 1982 al 1984, in due fasi, denominate “Libano1” e “Libano2”. Fu la prima volta dopo la fine della seconda guerra mondiale che un reparto armato italiano si recava in missione fuori dai confini italiani, con il compito di difendere la popolazione civile.

Il 15 Marzo 1983, una pattuglia del Battaglione “San Marco” cadde in una imboscata nei pressi del campo di Sabra, e quattro Marò rimasero feriti, di cui uno gravemente. Quella stessa notte il Generale Angioni decise di uscire con gli incursori del “Col Moschin” per intercettare gli assalitori, che ancora non avevano lasciato la zona. Al contatto col nemico iniziò un violento scontro a fuoco, nel quale i libanesi si batterono con armamento più pesante e armi controcarro. Nel combattimento tre incursori rimasero feriti e si decise di sospendere l'azione. Uno degli italiani perse una gamba.

Il 15 Marzo 1983 il Marò Filippo Montesi, venne colpito alla schiena mentre si trovava in azione di pattugliamento notturno: morì il 22 Marzo seguente.

Al Campo della Memoria erano presenti con le loro insegne l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, l’Associazione Nazionale Artiglieri, l’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori e, ovviamente, i Bersaglieri, schierati compattamente dietro la Fanfara Garibaldina. Tutti uniti nel ricordo del camerata Montesi caduto nell’adempimento del dovere e di quella straordinaria esperienza militare che dimostrò al mondo il valore del soldato italiano.

Sulle note della Canzone del Piave due Paracadutisti veterani hanno deposto una corona di alloro sul sarcofago che raccoglie le salme di sette caduti ignoti della Decima MAS del fronte di Nettunia. Poi, il silenzio, eseguito magistralmente dalla Fanfara Garibaldina dei Bersaglieri.

La cerimonia, che ha visto la partecipazione dei labari dell’Associazione Nazionale Volontari di Guerra e della Decima Flottiglia MAS e di una delegazione dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia, si è sciolta al grido «Folgore!», «Decima!», rinnovando il giuramento per la Patria dei combattenti di oggi e di ieri, rappresentati dai reduci della RSI Paracadutista Ferdinando Signorelli e Marò Ennio Appetecchia.

Primo Arcovazzi