CAPPELLARI IN AULA CONSIGLIARE DIFENDE LA MEMORIA DI ANNITA

21/12/2019

Terni chiama Nettuno: approvata l’iniziativa dell’Associazione Vittime delle Marocchinate

Il 13 Dicembre 2019, presso l’Aula del Consiglio comunale di Terni, nell’imponente scenario di Palazzo Spada, si è tenuta la riunione plenaria delle Commissioni cultura e urbanistica, seduta appositamente convocata per discutere sul progetto presentato dall’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate.

L’iniziativa nasce dalle ricerche sulla RSI in provincia di Terni portate avanti dal Dott. Pietro Cappellari di Nettuno che, nella sua intensa attività sul territorio, è riuscito a riportare alla luce numerosi episodi verificatisi tra il 1943 e il 1945 di cui si era volutamente persa memoria storica. Tra questi, particolare attenzione è stata riservata ad Annita Aquilanti, una mamma assassinata il 19 Luglio 1944 dai soldati indiani mentre difendeva la figlia da uno stupro.

Del caso Cappellari aveva interessato l’A.N.V.M. che ha portato avanti la battaglia culturale intrapresa dal ricercatore nettunese che è stato infine convocato ufficialmente presso l’Aula del Consiglio comunale di Terni per presentare il progetto davanti agli Assessori, ai Consiglieri e alla cittadinanza.

Il 13 Dicembre, come dicevamo, l’epilogo. Le due Commissioni in seduta congiunta hanno approvato il progetto di massima presentato, che prevede l’intitolazione ad Annita Aquilanti di un luogo pubblico e l’indizione di un concorso letterario per le scuole in suo nome.

«È motivo di particolare orgoglio – ha dichiarato Cappellari – essere intervenuto in Aula consigliare, come particolarmente emozionato sono per l’approvazione del progetto. Questo dimostra che quando c’è comunanza di vedute tutto è possibile e l’odio politico può essere sconfitto. È un precedente importante perché ci permette di fare pressioni verso quelle Amministrazioni che più sono timorose nell’accettare la realtà dei fatti. Questa votazione ci permetterà, ad esempio, di tornare a chiedere al Sindaco e all’Assessore ai Servizi Sociali di Nettuno – cui fu presentata la proposta – di dedicare un luogo pubblico anche a Giulia Tartaglia, stuprata ed uccisa da un soldato statunitense nel 1944, proposta che giace “secretata” in qualche cassetto da troppo tempo. Un atto di coraggio, oggi, appare più che necessario. Nel nome della pacificazione nazionale e della realtà storica dei fatti. Chi ha paura di Giulia?».

Scipione di Torrealta