AL CAMPO DELLA MEMORIA NEL NOME DI NORMA COSSETTO
2/10/2021Nettuno, 2 Ottobre – In occasione della manifestazione nazionale “Un rosa per Norma Cossetto” promossa dal Comitato 10 Febbraio, i Volontari del Campo della Memoria di Nettuno hanno reso omaggio alla Martire istriana deponendo un fiore sul sarcofago centrale del cimitero che raccoglie i resti di sette combattenti della Repubblica Sociale Italiana, caduti per l’onore e la libertà dell’Italia.
Infine, i Volontari si sono raccolti presso la tomba del Marò Gavino Casella del Battaglione “Barbarigo”, immolatosi in difesa dei Sacri confini della Patria sul Monte San Gabriele (Gorizia), il 20 Gennaio 1945, a soli 18 anni. Quel giorno, l’unità della Decima MAS riuscì nuovamente a respingere un attacco titino, sconfiggendo sul campo la Brigata “Gregorcik” dell’Esercito Popolare di Liberazione della Iugoslavia.
Da ricordare che le unità combattenti della RSI furono gli ultimi reparti italiani a difendere i confini della nostra Nazione contro i partizan di Tito, come dovette ammettere anche il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga nel 1991, ponendo fine ad una damnatio memoriae che persisteva dalla fine della guerra. Grazie alla loro presenza, le unità partigiane furono sempre respinte, difendendo così la popolazione italiana ivi residente dall’odio antifascista. Quella stessa popolazione che, purtroppo, si trovò in balia dei partigiani comunisti quando crollò il fronte e si concluse la guerra. Contro inermi, innocenti, donne, vecchi e bambini, si attuò una pulizia etnica senza precedenti, che ebbe come risultato la scomparsa della civiltà italiana nell’Adriatico orientale.
Oggi, qui al Campo della Memoria, ricordiamo ancora che l’ultima bandiera italiana che garrì libera sull’Istria, nel Goriziano, a Fiume, a Zara fu quella della Repubblica Sociale Italiana.
I Volontari del Campo della Memoria