“ECCO CHI SONO I TERNANI CHE HANNO COMBATTUTO CON LA RSI”

17/12/2021

Presentato lo studio di Pietro Cappellari sui caduti della RSI in provincia di Terni

Questo studio sui caduti della RSI in provincia di Terni nasce all’interno del progetto di ricerca La Repubblica Sociale Italiana sull’Appennino Umbro-Laziale, opera monumentale in tre “sezioni” che vuole analizzare nei dettagli la storia della RSI nelle provincie di Rieti, Terni e Perugia. Il progetto è curato dal Dott. Pietro Cappellari, Direttore della Biblioteca di Storia Contemporanea “Coppola” di Paderno (Forlì).

Si tratta di un’opera iniziata nella lontana Estate del 2000, della quale sono a tutt’oggi usciti i primi due volumi: Rieti repubblicana 1943-1944 (Herald Editore, Roma 2015) e Terni repubblicana 1943-1944 (Herald Editore, Roma 2020).

Lo studio che Cappellari ha presentato singolarmente, sotto l’alto patrocinio morale dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della RSI, è la riproposizione dell’apposito “documento” sui caduti ternani della Repubblica Sociale Italiana già contenuto in Terni repubblicana.

Con i nuovi dati, i caduti ternani per la Repubblica Sociale Italiana regolarmente censiti salgono all’importante cifra di 115, cui bisogna aggiungere anche quattro cittadini della RSI assassinati dai ribelli o dagli Alleati sebbene non avessero rapporti organici con la Repubblica di Mussolini e tre esponenti della RSI fucilati dai fascisti repubblicani per più o meno comprovate violazioni di leggi di guerra.

La Forza Armata maggiormente rappresentata tra i caduti è la Guardia Nazionale Repubblicana, il cui contributo di sangue per la Patria è incredibilmente alto.

Della maggior parte di questi caduti si è persa memoria storica, sebbene la legge obblighi tutti i Comuni ad elencare i loro nomi sui Monumenti ai Caduti. Molto c’è ancora da fare.

Particolarmente interessanti sono i 87 eventi luttuosi censiti che si sono verificati all’interno della provincia di Terni durante la RSI. Per la maggior parte dovuti alle incursioni terroristiche angloamericane, ma tra i quali spiccano anche le 22 soppressioni di fascisti – o presunti tali – compiute dai ribelli illegittimi belligeranti. Episodi troppo presto dimenticati, ma sui quali occorre una compiuta analisi storica perché le comunità locali si riapproprino di una storia, la propria, cancellata per odio politico.

Ovviamente, si tratta di numeri che si riferiscono solo al minimo documentabile, con dati ancora da verificare, correggere ed integrare, ma che ci danno un quadro dell’adesione alla RSI nella provincia di Terni imponente, sul quale vale una giusta riflessione, libera dall’odio dei “gendarmi della memoria”. Perché il loro sacrificio possa aprire finalmente le porte ad una definitiva pacificazione nazionale.

Claudio Cantelmo