ONORATI FILIBECK ED ANTEI, ESEMPI DELLA NOSTRA TERRA
26/7/2022di Primo Arcovazzi
Anzio, 20 Luglio – Il Circolo “Barbarigo”, in collaborazione con il Comitato pro Centenario 1918-1922, si è recato presso il cimitero civile ed ha deposto un omaggio floreale a due Carabinieri caduti nella lotta contro il bolscevismo: il Tenente Guglielmo Filibeck e il Maresciallo Capo Umberto Antei.
Guglielmo era il rampollo di una nota famiglia portodanzese, il padre era il famoso e stimato medico Umberto Filibeck. Ancor oggi, una via al centro della città ricorda l’importanza di questa famiglia per la nostra comunità. L’Ufficiale venne gravemente ferito dai sovversivi a Campagnano (Roma) il 26 Febbraio 1922. Morì dopo quasi cinque mesi di agonia nella Capitale il 20 Luglio successivo. Alla sua memoria venne dedicato il Fascio di Combattimento di Anzio, la Colonia permanente marina dell’ONB di Anzio e la Colonia elioterapica di Nettuno (cfr. P. Cappellari, Il fascismo ad Anzio e Nettuno 1919-1939, Herald Editore, Roma 2014). Oggi ricorre il centenario della sua morte.
Nel cimitero di Anzio riposa anche un altro eroe della nostra Patria: il Maresciallo Capo Umberto Antei, caduto in combattimento contro i sovversivi durante la rivolta anarco-bolscevica di Ancona del 26 Giugno 1920, decorato di Medaglia d’Argento al V.M. (cfr. P. Cappellari, Da Vittorio Veneto alla Marcia su Roma. 1920, Passaggio al Bosco, Firenze 2021, vol. II). Umberto era il papà di Victor Ugo Antei, il noto Professore portodanzese che tanto ha dato alla nostra città ma, purtroppo, è stato presto dimenticato da una casta politica che, evidentemente, della cultura non sa che farsene.
Sia Guglielmo Filibeck sia Umberto Antei vennero venne riconosciuti durante il Regime nell’elenco dei Carabinieri Caduti per la Causa del Fascismo (cfr. G.A. Chiurco, Storia della Rivoluzione fascista. Anno 1919, Vallecchi, Firenze 1929-VII, vol. I) ed oggi riposano il sonno degli eroi nel nostro cimitero, dimenticati da tutti. Nel dopoguerra, infatti, la loro memoria è stata cancellata e solo dopo gli studi del Dott. Pietro Cappellari si è tornati a parlare del loro sacrificio per la Patria contro il sovversivismo. Oggi, con questo omaggio, indichiamo le loro figure ad esempio per le giovani generazioni. Perché anche l’Amministrazione comunale si ricordi di loro – e delle loro famiglie – iniziando così un percorso di recupero della nostra memoria storica. Di quella storia di cui noi tutti siamo orgogliosi eredi.