Strage di Graglia

2/5/2023

Associazione Memento

Come ogni anno, oggi 2 Maggio,
vogliamo ricordare ed onorare la
Memoria delle vittime della
strage di Graglia, perpetrata dai
partigiani.

Il 27 aprile 1945, dopo un
disperato combattimento durato 14
ore, con la promessa di un
trattamento onorevole in rispetto
delle leggi militari, si arresero
ai partigiani una trentina di
Combattenti appartenenti al
R.A.U. (Raggruppamento Arditi
Ufficiali) e al R.A.P. fra cui 28
Ufficiali cinque Ausiliarie e due
mogli di Ufficiali che avevano
raggiunto i mariti. Una di
queste, moglie del Ten. Della
Nave, era incinta di sei mesi.
Considerando la natura dei
nemici, non possiamo aspettarci
un trattamento onorevole da parte
loro nei confronti degli eroici
soldati, nè tantomento rispetto
per la grande prova di coraggio
che avevano dimostrato.
I prigionieri vennero condotti a
Graglia(BI) e rinchiusi in un
albergo. Da qui seguirono giorni
di percosse e sevizie anche ai
danni della donna incinta.
Successivamente, il 2 Maggio,
vennero condotti all’esterno
dell’edificio, divisi in gruppi e
massacrati a colpi di mitra. Per
ultime morirono le donne.
Non ci fu pietà neanche per la
moglie del Ten. Della Nave,
scaraventata per terra ed uccisa
con una mitragliata assieme alla
creatura che portava in grembo.

Una storia triste ed angosciante,
che permette di aprire uno
spiraglio sulla vera natura dei
sedicenti “liberatori”.
Una massa di banditi e disertori,
la cui resistenza consisteva
sostanzialmente nel nascondersi
nelle montagne, mettendo di tanto
in tanto bombe per scatenare
rappresaglie tedesche.
A guerra finita, uscirono dai
nascondigli presentandosi come
“salvatori della patria”, per poi
vendicarsi principalmente contro
civili ed inermi, senza alcuna
pietà.
Noi, come prosecutori della
Tradizione e custodi del Fuoco
Sacro di Roma, non possiamo
abbandonarci a lacrime e
nostalgismi, il nostro sguardo
deve essere necessariamente
rivolto verso il futuro ed alla
Vittoria.
Questo perchè gli eroici soldati
che combatterono l’ultima
battaglia per l’Onore d’Italia,
morirono con le armi in pugno ed
in difese di un’Idea.
Di conseguenza i loro Spiriti,
resi eterni dal Sacrificio, sono
al nostro fianco e continueranno
ad esserci in quest’ultima Guerra
dell’Uomo contro la Modernità.

Con questa certezza nel cuore,
ricordiamo i nomi degli Uomini e
delle Donne che oggi persero la
vita, ma non la dignità:

1 Maggiore INVREA Marcello
2 Maggiore GALAMINI Filippo


3 Capitano ANDRIULLI


4 Capitano TOPPI Guido


5 Capitano GILI


6 Capitano CASINI


7 Tenente DELLA NAVE
8 Tenente VISCONTI DI MODRONE
Emanuele
9 Sottotenente CANDORELLI
Salvatore
10 Sottotenente PICCINELLI Luigi
11 Sottotenente GOBBI Giorgio
12 Sottotenente TOSCANO Guerino –
17 anni
13 Sottotenente MATTARESE
14 Sottotenente CIAMPOLILLO
15 Sottotenente RENZI
16 Sottotenente PICCIONI
17 Sottotenente SCALSEGGI
18 Sottotenente PETRICCI
19 Sottotenente GIOVANNETTI Paolo
20 Sottotenente COLUCCI Gelsomino
21 Sottotenente CANEPA
22 Sottotenente COTTALORDA
23 Sottotenente BRIGANTI Lauro
24 Sottotenente FOSSATI Benito
25 Sottotenente TOSI Romano
26 Sottotenente PAPIANI Giovanni
27 Sottotenente GIACCONE
28 Sottotenente CORTI
29 Ausiliaria ROCCHIETTI Lucia
30 Susiliaria GIRARDI Italia
31 Ausiliaria CHANDRE’ Rina
32 Ausiliaria “ROSA”
33 Ausiliaria “VITTORIA”
34 Civile PAOLUCCI Carla
(incinta) – moglie del tenente
Della Nave


35 Civile ANTONIETTA – moglie del
capitano Toppi Guido

Trentacinque Rose Rosse in
ricordo dei Martiri ed un piccolo
fiore bianco, per quel piccino
brutalmente ed anzitempo
strappato alla vita.