Ass. Naz. Volontari di Guerra rende gli onori alla M.O.M.C. Fernando Ferretti
23/3/2024di Alessandro Casolari
Presidente Federazione di Reggio Emilia
Associazione Nazionale Volontari di Guerra
Il 23 marzo, la Federazione di Reggio Emilia ha voluto ricordare e rendere gli onori alla M.O.M.C. Fernando Ferretti, nato a San Martino in Rio il 4 luglio 1920, assassinato dai partigiani rossi a Malga Bala (Plezzo) il 25 marzo 1944.
Ferretti faceva parte del distaccamento di 12 Carabinieri (inquadrati nella Guardia Nazionale Repubblicana) posto a difesa della centrale idroelettrica a valle di Bretto di Sotto (oggi in Slovenia). La sera del 23 marzo 1944 il presidio veniva sopraffatto con l’inganno da una banda di partigiani comunisti, quindi i militi erano costretti a portare a spalla tutto il materiale trafugato dalla casermetta, incamminandosi nel bosco per raggiungere a tappe forzate Malga Bala, passando per il Monte Izgora (1.000 m circa s.l.m.), la Val Bausiza (di nuovo a valle) e risalendo verso l’altipiano di Bala. Il lungo tragitto venne intervallato da poche soste, di cui l'ultima, la sera del 24 marzo, in una stalla sita sull’altipiano di Logje (853 m s.l.m.). Qui veniva loro somministrato minestrone a cui erano stati aggiunti soda caustica e sale nero. La mattina successiva i prigionieri, tra atroci sofferenze, erano costretti a percorrere l’ultimo tratto di strada che li separava dal luogo della strage, un casolare sito su un pianoro: Malga Bala. Per rispetto delle vittime evitiamo di descrivere le bestiali modalità dell’eccidio perpetrato dai partigiani.
I cadaveri dei militari furono recuperati e ricomposti presso la chiesa di Tarvisio tra il 31 marzo ed il 2 aprile 1944. I funerali avvennero sul posto il 4 aprile 1944. Al termine di una solenne cerimonia funebre, i resti dei dodici Carabinieri furono seppelliti in località Manolz di Tarvisio. Dal settembre 1957 riposano nel tempio ossario ricavato all'interno della torre medievale attigua alla parrocchia.
La commemorazione si è svolta presso il piccolo cimitero di Stiolo (San Martino in Rio), con la deposizione di un mazzo di fiori tricolore, un compendio storico e la lettura della motivazione della Medaglia d'Oro al Merito Civile, conferita il 27 marzo 2009 a tutti i militi vittime dell'eccidio: «Nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, in servizio presso il posto fisso di Bretto Inferiore, unitamente ad altri commilitoni, veniva catturato da truppe irregolari di partigiani slavi, che, a tappe forzate, lo conducevano sull'altopiano di Malga Bala. Imprigionato all'interno di un casolare, subiva disumane torture che sopportava con stoica dignità di soldato, fino a quando, dopo aver patito atroci sofferenze, veniva barbaramente trucidato. Preclaro esempio di amor patrio, di senso dell'onore e del dovere, spinto fino all'estremo sacrificio.»
— Malga Bala (SLO), 23-25 marzo 1944