Commemorazione. La strage di Cernaieto 80 anni fa.
8/5/2025Tre donne e 21 militari prigionieri
trucidati dai partigiani
La strage di Cernaieto 80 anni fa:
commemorazione alla Croce del bosco
8/5/2025 – Sabato 10 maggio ritorno alla
croce di Cernaieto-Trinità (comune di
Casina) che ricorda le vittime della
strage compiuta dai partigiani garibaldini
all’indomani del 25 aprile 1945.
Nel bosco furono trucidate 3 donne e 21
militari della Rsi, fra cui due sedicenni,
che si erano arresi il 23 aprile dopo la
battaglia di Cà Bedogni a Montecchio. I
cadaveri furono scoperti più di un anno
dopo, quando il giornale deim partigiani
cattolici La Nuova Penna pubblicò un primo
elenco delle fosse comuni nel reggiano.
Tuttavia i resti di Paolina Viappiani –
madre di un bambino avuto da comandante
garibaldino, sequestrata da un commando
partigiano nel mese di marzo, portata a
Vedriano, seviziata per giorni e trucidata
nel bosco della Trinità – furono
recuperati dai famigliari poche settimane
dopo la strage. La terribile storia di
Paolina è stata rivelata dal figlio
vent’anni fa.
Dunque, sabato 10 maggio la commemorazione
a Cernaieto nell’80° della strage. Alle
ore 11,30 don Giancarlo Denti benedirà la
Croce posta a ricordo dei caduti e più
volte restaurata, poi la deposizione di
una corona d’alloro.
Alla cerimonia è annunciata la
partecipazione del sindaco di Casina
Stefano Costi e dei famigliari delle
vittime. Seguirà, come da tradizione, un
conviviale al ristorante Notari di Trinità
(prenotazioni al 3472220880 del Cav.
Ivaldo Casali).
CERVAROLO, IL RICORDO DELL’ECCIDIO ALLA
“CURVA DELLA MORTE”
Proprio il 24 aprile scorso, nell’80°
della Liberazione, una delegazione ANVG e
del Centro studi Italia, guidata da
Alessandro Casolari e dall’avvocato Luca
Tadolini, ha restaurato la croce e
ripristinato il Tricolore nel bosco sopra
Cervarolo di Villa Minozzo, dove il 12
aprile 1945 alla cosiddetta “curva della
morte” furono uccisi militari e civili
italiani, e soldati tedeschi prigionieri
dei partigiani. Un eccidio per vendetta
della strage nazista avvenuta a Cervarolo
nel marzo 1944, quando le SS della
divisione Goering trucidarono 24 civili,
compreso il parroco denudato e messo al
muro, e incendiarono il paese.
"Alla curva della morte furono fucilati i
militari tedeschi Alfred Mochel, Hewald
Meyer, Hans Mergen Schroder, Johannes
Michel, Karl Schichert, Otto Tavernier,
Martin Schefer, Paul Rosner, Hans Saggau,
Friedrich Haag, Otto Jerzyk. Fra le
vittime anche il polacco Leonard
Jasterzembavzki. Gli italiani fucilati
furono Umberto Tognoli, nato a Scandiano
il 28.11.1905, iscritto al Pfr; Arnaldo
Gambini, nato a S. Polo d’Enza il
30.12.1889, commerciante di legna, reduce
e mutilato della guerra 1915-18,
squadrista, ma non iscritto alla Rsi;
Rodolfo Marchetti, nato a Vico Pisano il
13.11.1910, Pietro Sassi, nato il
3.9.1903; Giovanni Boschi, nato a Rubiera
il 14.7.1918; Nino Rossi.
Nessuno vuole ricordare questi morti,
tanto meno le istituzioni, e la loro croce
è stato più volte vandalizzata. Ma la
storia è storia, e va raccontata tutta, e
comunque i caduti di ogni parte, anche i
vinti e chi era dalla parte sbagliata,
hanno diritto alla memoria e a una
preghiera."
La commemorazione è organizzata
dall’Associazione culturale “Pietro e
Marianna Azzolini“, dal“Centro Studi
Italia e dall’Associazione Nazionale
Volontari di Guerra – Federazione di
Reggio Emilia.
Cernaieto è l’ultima tappa in ordine di
tempo di un pellegrinaggio silente alla
croci che nel reggiano ricordano le
vittime volutamente dimenticate degli
eccidi compiuti 80 anni fa dai partigiani
comunisti, prima della Liberazione e
nell’immediato dopoguerra: un viaggio
nell’altro 25 Aprile e nella guerra civile
continuata per oltre due anni nei reggiano
e in Emilia.