RAGGRUPPAMENTO NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI RSI CONTINUITÀ IDEALE

4/11/2011

Oggi 4 Novembre, la Repubblica italiana celebra in sordina (in giornata lavorativa) il Giorno delle Forze Armate lasciando nell'oblio più assoluto i soldati della Repubblica Sociale Italiana caduti per la Patria sui diversi fronti. E come sempre accade nella circostanza, c'è chi parla di «memoria condivisa» e di «conciliazione nazionale». Ma bene in evidenza e in netta contraddizione, viene negato qualsiasi riconoscimento al valore e alle ragioni dei combattenti sconfitti, col veleno resistenziale sparso a piene mani. Agli immemori e ai falsificatori della storia vogliamo rammentare che è soltanto per il sacrificio di combattenti della RSI che due nostre regioni, ai confini Orientale e Occidentale, sono rimaste italiane, sbarrate agli invasori. I combattenti superstiti della RSI, mentre rivolgono un pensiero riconoscente agli oltre 600.000 fratelli caduti per l'unificazione nazionale nella Grande Guerra, rinnovano in questo giorno, nella continuità storica della nazione italiana, il fiero e commosso ricordo dei commilitoni caduti contro gli invasori anglo-americani e la sovversione interna. Idealmente, sulle loro tombe spiccano i versi di Walt Whitman: «Viva tutti i soldati sconfitti e tutti gli Eroi schiacciati dal nemico nella battaglia perduta. Perchè la sconfitta non può togliere la gloria».

Il Presidente Nazionale
Gianni Rebaudengo